il tradimento affettivo
Le relazioni affettive sono il luogo dove emergono le nostre verità più essenziali. Il partner diviene la figura primaria di riferimento, sulla quale proiettiamo i nostri irrisolti emotivi e con la quale adottiamo i modelli relazionali appresi nell’infanzia.

Lucia è stata tradita dai suoi genitori, quando era una piccola bambina e si affidava a loro credendo che incarnassero Dio. Accompagnandosi a Fausto ha scelto un uomo che l’avrebbe tradita, perché le ricordava la realtà che meglio conosceva. Una realtà verso la quale era preparata a reagire ed era pronta a difendersi in maniera meccanica. E quel dolore familiare, paradossalmente, placava la paura. Era noto. Come note erano le difese da attivare.
Ciò ha significato attaccarsi al dolore e alla propria disistima. Attaccarsi alle storie che la mettevano periodicamente e irrimediabilmente di fronte alle medesime conferme di mancanza di valore. Sì, per stare in quella narrazione assurdamente rassicurante, andava continuamente riconfermata la sua mancanza di valore. Nonostante le pulsioni a crescere, a creare, a evolvere e ad andare avanti, c’era sempre quella parte di lei che muoveva il gioco in modo da confermare il suo inutile dibattersi e l’impossibilità di andare oltre i limiti autoimposti. Lei stessa si tradiva. Continuamente.

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