Dedicato a tutte le persone che hanno vissuto o sono in un'esperienza di sofferenza, ma anche a coloro che la vivranno, poiché nella vita della materia nessuno può sottrarsi alla perdita delle persone amate, della salute e della forza, in generale, alla “perdita” e alla mancaza di controllo.
“Gesù disse: - Beato l'uomo che ha sofferto: egli ha trovato la vita -.”
(Loghion 58 - Vangelo di Tommaso)
Quando la sofferenza arriva, non avvisa e non chiede il permesso. Di solito sopraggiunge mentre stai conducendo la tua vita, immerso nelle tue beghe quotidiane. Tutte le tue preoccupazioni ti sembrano importanti: le relazioni con i tuoi parenti, un matrimonio in crisi, il rapporto con i colleghi di lavoro, con il capo. La preoccupazione per il futuro, per i soldi, per la politica, le guerre e persino per i cambiamenti climatici, sembrano occupare tutto lo spazio della tua vita.
Sei impegnato a barcamenarti tra una difficoltà e l'altra credendo che questi siano problemi seri e magari, a volte, senti che la tua esistenza è attanagliata in una morsa di infelicità senza fine.
Tuttavia, in questa infelicità c'è un elemento che non entra in gioco nella tua economia mentale quotidiana: quell'elemento è la Morte.
Sì perché, per quanto assillanti possano essere le difficoltà che vivi, queste fanno parte comunque della vita e attivano in te pensieri e comportamenti che sono strettamente collegati con l'istinto alla sopravvivenza e con la reattività. Tutto cambia però quando vedi avvicinarsi la Morte. Non importa se la tua o quella di qualcun altro a te caro.
Sei consapevole della fonte delle tue preoccupazioni? Quali sono quelle più frequenti?