che esplode in attentati nelle città del proprio cuore economico,
che si ostina a chiudere le frontiere ai profughi
illudendosi così di preservare la propria tranquillità,
suona finto e di plastica scambiarsi gli auguri di Pasqua.
Ma oggi voglio lo stesso augurare un cambiamento, una liberazione del cuore
a chi è in fuga e spera di incontrare una qualche salvezza,
a chi si ostina a non guardare i fatti,
a chi pensa che la guerra si risolva con la guerra,
e il sangue si lavi col sangue,
a chi si fa esplodere aspettando il Paradiso,
a chi ancora si rifugia nelle logiche della prepotenza e dell’arroganza,
a chi ancora è schiavo del commercio e del profitto,
nelle loro innumerevoli e più o meno visibili forme.
E penso a tutti i bambini che pagano il prezzo di questa immensa ignoranza.
Auguri di Rinascita a te, a me, a tutta la nostra umanità.