Dopo aver ascoltato i testimoni, l’anima “abbassò gli occhi con tristezza, poi guardò verso l’alto e precipitò verso il basso. L’anima, precipitata verso il basso, entrò in un nuovo corpo che era stato preparato per lei”. Il testo ci mostra che l’autore di questa Apocalisse credeva che le anime macchiate dal peccato dovevano abitare di nuovo un altro corpo e così successivamente, sino a purificarsi e a poter ascendere attraverso i cieli. Come può osservare lei stessa, gentilissima lettrice, non è vero che l’idea della reincarnazione non fosse presente in alcuni cristiani dei primissimi secoli. Anche se molti credenti di oggi rifiutano categoricamente l’idea della reincarnazione, giudicandola una eresia, per gli gnostici antichi, invece, era una credenza plausibile e vera a cui aderivano con tutto il cuore. D’altra parte, nessuno di noi sa come stiano realmente le cose. Una cosa, però, è certa: al di là delle nostre ipotesi e credenze teologiche, al di là delle nostre diatribe e posizioni religiose, esiste una verità spirituale che sperimenteremo personalmente il giorno della nostra dipartita. Tutti noi siamo arrivati su questa terra, alcuni in condizioni peggiori di altri, ma tutti siamo giunti qui. Quello stesso potere che qui ci ha condotti, quella stessa mano che ha permesso la nostra esistenza su questo pianeta sarà quella che ci condurrà verso ciò che ci attende, nell’infinita e straordinaria bontà che si cela, nascosta, in tutte le cose. Se ha altre domande, saremo lieti di risponderle di nuovo. Saluti Cordiali.