Gent.ma dott.ssa Valerio,
sono mamma di due ragazzi di 12 e 15 anni ai quali parlo dell'importanza dei sogni. Ho letto alcuni libri sull'argomento, anche di Jung. La mattina a colazione, a volte chiedo ai miei figli se ricordano i sogni fatti quella notte. Quando mi chiedono perché ritengo siano tanto importanti, non so spiegarlo loro in modo semplice. Si apre una concatenazione di concetti che mi sembrano necessari alla comprensione, ma difficili da trasferire. Spiegare aspetti complessi in modo semplice è forse una capacità di chi ha compreso profondamente un argomento. Lei come ne parlerebbe a degli adolescenti?"
Gentile e cara lettrice, la domanda che sta rivolgendo a se stessa, ai suoi figli e a queste pagine rivela una grande e delicata attenzione a uno degli aspetti più importanti dell’essere madre: aprire la porta del mondo delle origini, delle sorgenti profonde, dell’inconscio che ci sostiene, dei messaggi inviati attraverso i sogni. La matrice archetipica sostiene ogni maternità. Questo è un compito creativo, ospitale e affettivamente complessissimo in cui ognuna di noi deve ‘inventare’, scoprire e trovare la sua equazione personale, al di là dei troppi consigli generalizzanti che tendono a confonderci e a farci sentire spesso mamme un po’ sbagliate.