Ricordi di un dopo seminario che ci mostra come nel profondo di ciascuno di noi abiti il desiderio di “Altro”... anche nel profondo di personaggi storici e artisti insospettabili. Un desiderio che anela di essere placato da pienezza. Che sia fame e sete d’Amore?
Fame e sete
Ricordo che era sera tardi: avevamo seguito un Seminario con la nostra Guida.
I lavori erano appena terminati e mentre ci avviavamo a dormire, un gruppetto di noi, che si conosce da anni, improvvisamente si fermò e si sedette su un comodo divano. Una forza misteriosa sembrava prevalere sul sonno. Ci guardavamo negli occhi e forse ripensavamo agli argomenti trattati, alle emozioni suscitate in noi.
La domanda di Ivo, che ricordo alla lettera, mi arrivò come una fucilata in pieno petto: «Ma tu, Paola, scusa l’indiscrezione, credi in Dio?». Non me l’aspettavo… ricordo che mi mancò per un attimo il respiro. Non che non credessi evidentemente, ma ho sempre avuto una sorta di ritrosia verso questo modo di esprimere la mia interiorità.
Mi venne in aiuto la sapienza di Jung: «Io non credo, io so». E così risposi. Seguì la mia spiegazione di aver provato questo particolare sapere in alcuni momenti di meditazione profonda.
Il sonno pareva scomparso, mi sentivo sveglia e vigile.
Parlando, ricordo che percepii improvvisamente in me qualcosa di inatteso: una fame e una sete interiori straordinariamente forti. Che succedeva?
Ne parlai con gli altri, e dopo alcune considerazioni, Guido azzardò e queste furono le sue parole precise: «Che siano fame e sete d’Amore?».