Gentile lettore,
La Sua domanda pone in rilievo alcuni degli aspetti più intriganti della visione gnostica cristiana. Nello gnosticismo, infatti, sia il Demiurgo che il Giardino dell'Eden assumono ruoli e significati notevolmente differenti da quelli a cui la tradizione cristiana ortodossa ci ha abituati. Nella visione gnostica, il Demiurgo è una figura di grande rilevanza.
Mentre per il Cristianesimo ortodosso il Demiurgo è Dio, ossia il creatore dell’universo e del mondo, per lo gnosticismo cristiano (una corrente di pensiero che è sorta in concomitanza con la corrente ortodossa, già a partire dal primo secolo), il Demiurgo nasce dal tentativo fallito di Sofia di comprendere il Padre supremo.
È importante che il lettore comprenda che nello gnosticismo cristiano sono presenti molti personaggi simbolici e Sofia è uno di questi. Nei testi antichissimi dello gnosticismo, ritrovati recentemente a Nag Hammadi, si evince che Sofia è colei che ha partorito il demiurgo nel suo disperato intento di arrivare a comprendere il Dio Vero che, per gli gnostici, è del tutto fuori dalla portata della mente umana.
Quindi, in questa interpretazione, il Demiurgo incarna la nostra stessa mente che cerca di dare forma all'incomprensibile divino. Questa, in sé, è un'interpretazione metaforica che fornisce un potente strumento di introspezione riguardo al funzionamento della nostra psiche. In un certo senso, potrebbe essere vista come un monito dell'insufficiente capacità della nostra mente “finita” di comprendere pienamente l'infinita complessità del divino.
L’EDEN, PARADISO O PRIGIONE?
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