Gesù era omosessuale?
Gentile Redazione,
alcune interpretazioni alternative dei Vangeli e di testi non canonici suggeriscono che Gesù potesse avere orientamenti omosessuali, aprendo delicate questioni sulla natura dei suoi rapporti affettivi e sul contesto religioso e culturale dell’epoca. Esistono davvero evidenze storiche o scritturali che possano avvalorare questa ipotesi? E, dal punto di vista gnostico, quali possibili implicazioni emergono riguardo alla figura del Cristo e al suo messaggio di salvezza universale?
Gentilissimo Lettore,
grazie per averci scritto. La sua domanda ci permette di fare chiarezza su un tema controverso: era Gesù omosessuale? La prima cosa importante da sottolineare è che qualsiasi affermazione inerente al Gesù storico dovrebbe basarsi, per quanto possibile, su testi e fonti considerate credibili dagli studiosi. Nel corso dei secoli sono emerse numerose teorie, a volte anche molto fantasiose, sulla vita di Gesù; in particolare, diversi Vangeli apocrifi (spesso redatti parecchio tempo dopo la sua morte) propongono narrazioni avvincenti ma non sempre avvalorate da riscontri storici solidi. Anche i Vangeli canonici, pur più vicini alla tradizione originaria, presentano lacune e alcune contraddizioni che rendono complesso – per lo studioso moderno – trarre conclusioni assolutamente certe su aspetti specifici della vita e della personalità del Nazareno. Ciò non significa che non si possano avanzare ipotesi fondate su determinati ragionamenti e su una lettura attenta dei documenti a disposizione; semplicemente, è opportuno mantenere un certo grado di prudenza, evitando di trasformare congetture e interpretazioni soggettive in presunte verità inoppugnabili. Nel caso particolare della possibile omosessualità di Gesù, la discussione si fa ancor più delicata, poiché tocca un ambito – quello dell’orientamento sessuale – di cui i testi sacri non parlano in maniera diretta o inequivocabile.
Il tema che lei ci propone trova terreno fertile nelle interpretazioni legate al cosiddetto “Vangelo Segreto di Marco”. A questo proposito, riportiamo di seguito il passaggio chiave su cui si basano molte di queste speculazioni (traduzione e parentesi nostre):
“… e giunsero a Betania e lì c'era una donna il cui fratello era morto. Ella si mise in ginocchio davanti a Gesù e gli disse: ‘Figlio di Davide abbi pietà di me’. Però i discepoli l'ammonivano. Gesù si arrabbiò e se ne andò con la donna verso il giardino dov'era la tomba. Ed immediatamente emerse dal sepolcro una grande voce; Gesù, avvicinandosi, fece scivolare la pietra della porta della tomba. E subito entrò dove si trovava il giovane, stese la sua mano e lo resuscitò. Il giovane guardando Gesù sentì amore per lui ed iniziò a supplicarlo di rimanere insieme a lui. Uscendo dalla tomba entrambi furono presso la casa del giovane, era un giovane molto ricco. Passarono sei giorni (insieme in quella casa) … quando giunse il pomeriggio il giovane andò da Gesù vestito con una tunica sul corpo nudo. E rimase con lui quella notte e Gesù gli insegnava il mistero del Regno di Dio e uscendo da lì se ne andò verso l'altra riva del Giordano.”